
Cari amici oggi condivido un pensiero che mi fa riflettere costantemente, ci siamo mai chiesto che cosa significhi” silenziare” o “essere silenziati” , lessico ormai in uso nel mondo virtuale.
Nel reale?
Purtroppo questo atteggiamento è diventato consuetudine anche nella quotidianità, ossia quello di ” silenziare” una persona di cui non condividiamo idee, pensieri etc.o meglio che liberamente esprime un’ opinione.
Oggi si dice silenziare,ieri era censurare!
Che cos’è la censura ?
La censura è il controllo della comunicazione da parte di un’autorità, che limita la libertà di espressione e l’accesso all’informazione con l’intento dichiarato di tutelare l’ordine sociale e politico..
La censura è diventato un modus vivendi ed operandi ?
Spesso il confronto diviene polemica sterile e il punto di vista o opinione viene visto come un voler osteggiare il ritmo sciatto e statico di chi vive ” per coltivare il proprio orticello”, ma sempre guardando all’ erba del vicino ?
L ‘ orto più verde del vicino …
Spesso è proprio questa la motivazione che scatena la tacita censura, con modalità alquanto subdole e all’ ‘ apparenza nobili, si mette a tacere qualcuno, estromettendolo completamente con atteggiamento di omertà e falsità,con saluti fugaci o falsi sorrisi , sperando nell’ immediato fallimento altrui o giocando sulla propria furbizia e sulla convinzione della scarsa intelligenza dell’ interlocutore.
Che cosa significa ” la mia libertà finisce dove comincia la vostra”?
Frase celebre di Martin Luther King, che esprime un principio fondamentale, il buon senso, riflettere sul senso di responsabilità che accompagna le nostre scelte, ossia un invito a mettere da parte le convinzioni personali e gli egoismi per il bene comune, pertanto esclude la fatidica espressione : ” Taci oppure stai zitto!”
Stai zitto!?
Questa espressione evidenzia un legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo. Talvolta la parola è considerata la forma più sovversiva di morte civile,ma non per questo è meno dolorosa.
A causa del silenzio assordante si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per i gesti uccide la possibilità di essere se stessi.
Esprimere il proprio parere nel rispetto altrui e nei luoghi opportuni è la più alta forma di libertà
Marilu’ Murra

E’ un vero piacere leggervi cercando di capire ,per non tornare sugli stessi errori ,
soffermandosi sulle basi di essi , dei pregiudizi e preconcetti …grazie prof.
Brava Marilù. Continua a spiegare i modi di dire, le espressioni particolari che fanno parte dei nostri discorsi e sulle quali molti non si fermano a riflettere sull’origine delle stesse.