
Pino il contadino è orgoglioso del suo giovane vigneto,ogni giorno rovista in cantina, prepara i tini, ultima i lavori prima della nuova vendemmia.
Tra i filari taglia l’erba per consentire una buona percorribilità
e un facile accesso ai vendemmiatori, bisogna prestare attenzione a non smuovere il terreno, a ridosso della vendemmia, per evitare un’eccessiva sofficità del suolo, per non affondare e non rendere più difficoltoso il lavoro. Prepara e lava i secchi, le cassette e i contenitori per la raccolta manuale e il carretto destinato al trasporto delle uve.
Nonna Peppa, amica di famiglia di Pino il contadino,non soltanto si prodiga a partecipare alla gran festa della vendemmia,di buon ora taglia l’ uva e canticchia a squarciagola, ma prima del desinare aiuta a preparare il companatico per gli amici affamati e stanchi.
Ma non ha dimenticato il taccuino nel cassetto, come da consuetudine è pronto un pentolone … per ufficializzare il rito annuale.
Il vincotto d’uva:
basta recuperare pochissimi ingredienti per realizzare il vincotto d’uva . (Tradizione annuale di ogni famiglia contadina).
Pronti alla sua preparazione?
Ingredienti:
mosto di uva
zucchero
Procedimento:
Era necessario mosto di uva che si passava attraverso un colino a maglie molto strette.
Pesato il liquido e aggiunto uguale quantitativo di zucchero. Si cominciava la lavorazione…
Si versava il composto in una pentola e si faceva cuocere lentamente, per qualche ora (2 o 3 ore ), rimescolando spesso con un cucchiaio di legno.
Il vincotto era pronto quando si addensava s
e filava, proprio come il miele.
Ancora caldo si imbottigliava, (mi raccomando, non bollente) e quando il composto si é raffreddato chiudete le bottiglie ermeticamente.
Si può tranquillamente utilizzare anche, dopo molto tempo dalla sua preparazione (lo si può usare anche dopo un anno sulle cartellate o per ciuffate le pittole e sulle tagliatelle con il vincotto,ottimo dolce natalizio).
Curiosità:
Se vi è capitato di fare un giro per i mercatini di Natale del Trentino, sicuramente avrete assaggiato questo ottimo vino caldo: un vin-cotto, appunto, che viene fatto bollire con spezie varie (cannella, chiodi di garofano e altre) e zucchero. Caldo e corroborante! Se vogliamo andare oltreconfine, troviamo diversi cugini del vincotto, ossia il vin brulè, come il punch o la sangria. Ma torniamo da dove tutto ebbe inizio, ovvero in Puglia!
Il vincotto in Puglia
In Puglia, il vincotto nasce come mosto d’uva che, in autunno, viene cotto e messo da parte per l’inverno: serve come accompagnamento per pettole, cartellate ed altre golosità tipiche di questa splendida regione situata nell’estrema propaggine sudorientale del nostro Bel Paese.
Oggi ho deciso di postare un’ulteriore ricetta, unica…inedita…
Tagliatelle al vincotto ( lasagna con il cotto)!!!
E’ un dolce povero tipico pugliese, che ormai nessuno più della nostra generazione sa fare, infatti è una ricetta rinvenuta dal ricettario di Nonna Peppa, un tesoro da imparare ma anche da tramandare.
Non ha dosi precise, come tutte le ricette delle nonne, tra l’altro, la cosa importante è quella di aver un ottimo cotto d’uva (il nostro è fatto in casa da Nonna Peppa e la moglie di Pino il contadino!)
Si preparano le tagliatelle soltanto con farina bianca e acqua.
Si diluisce il cotto con l’acqua e si mette sul fuoco, quando arriva a bollore si calano le tagliatelle, si mette un pò di sale, un pò di zucchero e si girano di continuo fino a cottura, si deve anche assorbire l’acqua e quindi molto importante la dose iniziale (meglio di meno e poi se serve si aggiunge).
Una volta cotte si metteno noci a volontà e qualche buccia di mandarini e/o di arancia, mescolare un’ultima volta e metterle nei piatti oppure in un’unica grande sperlunga! Fare raffreddare un pò e cospargere con la cannella.
Nonna Peppa ci ha insegnato un dolce della tradizione natalizia del suo paese…
Odori e sapori!
Il profumo che emana il cotto durante la cottura ricorda molto l’ infanzia dei nostri nonni e l’atmosfera magica del natale!!
Sempre in Puglia, esiste un’altra versione del vincotto preparato stavolta non con il mosto d’uva, ma con i fichi.
Appuntamento alla prossima settimana con altri segreti ed amici di Nonna Peppa!
“Nonna, eredità di intenti, sogni e speranze, riposo del cuore in una carezza, gioia infinita di rispecchiarmi nei tuoi occhi.”
STEPHEN LITTLEWORD(Un augurio a tutti i nonni per il 2 Ottobre, giornata in cui ricorre la festa dei nonni 💐)
Marilù Murra

Grazie finalmente sono riuscita ad entrare.
Giovanna